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Il futuro del mare: riflessioni sul referendum


In occasione dell'imminente referendum sulla trivellazione in mare, il gruppo naturalistico ha organizzato una serata in cui gli invitati erano il prof. Zampieri, geologo e docente presso la facoltà di Geologia di Padova nonchè esponente di ASPO-Italia, Aaron Iemma, presidente dell'Associazione per il WWF Trentino e il dott. geologo Boccalon, che suo malgrado non ha potuto partecipare all'appuntamento, ma che ci ha comunque lasciato la sua presentazione per poterne discutere.

Gli esperti invitati ci hanno illustrato le dinamiche che stanno dietro all'uso del petrolio come combustibile e i pochi passi avanti che il nostro Paese sta facendo verso le energie rinnovabili, preferendo ancora il fossile. Alla base di questa "paura" del cambiamento ci sono varie ragioni, tra cui quella sociale: la fine dell'era del petrolio significa la perdita di lavoro per molti del settore, quando dovrebbe invece esser vista come una possibilità nella fase di riconversione. Un'altra ragione sono le spinte politiche mondiali e un attaccamento a quanto è di nostra proprietà: perchè non estrarre fino all'ultima goccia di oro nero, se ce n'è ancora?

Dati e grafici alla mano, i relatori hanno spiegato le dinamiche del cambiamento climatico a cui stiamo andando incontro e che dovremo fronteggiare non tanto in un lontano futuro, quanto nell'arco temporale delle generazioni attuali.

Si è anche parlato delle prospettive che porterà l'accordo sul clima, firmato lo scorso dicembre, durante la conferenza internazionale di Parigi. E' sufficiente questo accordo per cambiare le sorti del pianeta o per almeno per limitare i danni?

Qualunque sia l'esito del referendum, siamo convinti che sia cruciale aver stimolato riflessioni in campo energetico, nella speranza che una maggior consapevolezza possa portare a dei benefici all'ambiente in cui noi tutti viviamo.

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