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Salvataggio anfibi a Laghi

  • Gruppo Naturalistico Anthracotherium
  • 16 giu 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Nel marzo del 2015, nella nostra provincia è partito un nuovo progetto di salvaguardia degli anfibi, che si ricollega con quanto già si fa nella città di Vicenza e in altre Province italiane (Treviso, Belluno, Trento..).

Il gruppo Anthracotherium si è fatto portavoce del progetto e ha partecipato attivamente, con i soci che si sono resi disponibili come volontari.

In che cosa consiste?

Si tratta di salvare dallo schiacciamento stradale gli anfibi, in prevalenza rospi e rane, durante la migrazione primaverile verso i siti riproduttivi.

Il sito in questione si trova a Laghi (VI) presso i laghetti, ove rospo comune e rana montana vanno per riprodursi (accoppiamento e deposizione delle uova).

Il movimento degli animali va all'incirca da fine febbraio fino a maggio, ma dipende dall'annata e dal clima. Tendenzialmente si muovono di notte dopo il tramonto fino alla mezzanotte, meglio se con una temperatura intorno ai 10 °C e con alta percentuale di umidità.

Gli animali si muovono piuttosto lentamente e, a volte in maniera massiccia, capita di dover salvare centinaia di individui durante una nottata, pensate a cosa può succedere al passaggio di anche pur solo poche auto.

I volontari, seguiti da un esperto di anfibi, vengono formati, ovvero imparano a riconoscere le specie e a manipolarle senza far loro del male. Le informazioni da acquisire sono poche e accessibili a tutti.

Dati, quali specie, numeri di salvataggi, sesso degli animali e direzione di movimento vengono accuratamente annotati durante la serata e poi trascritti in un database informatizzato; in cui anche ogni tratto stradale interessato dal passaggio di animali viene cartografato.

I volontari devono essere vestiti con giubottino catarifrangente e torcia per farsi vedere dagli automobilisti. Poi si devono munire di un secchio in cui depositare gli animali, di guanti per poterli raccogliere senza causare loro problemi, ricordiamo infatti che la loro pelle è molto delicata, se surriscaldata l'animale subisce una sorta di shock da ustione ed è inoltre soggetta ad attacchi fungini e malattie di cui potremmo esserne i veicoli.

Se piove è bene vestirsi con un impermeabile ed eventuali stivali o scarpe idrorepellenti.

La migrazione si è ora arrestata e non c'è più bisogno dell'intervento dei volontari: sono stati salvati più di 2000 esemplari, mentre circa 300 sono stati gli individui rinvenuti morti sull'asfalto.

L'esperienza è stata ricca e entusiasmante per tutti i partecipanti, tanto che già fervono le idee per migliorare l'organizzazione del gruppo di volontari in vista della migrazione 2017.

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